E’ per me un grande onore parlare in breve del nuovo articolo di Chiara Pagliucci. E’ molto chiaro ed eloquente di suo, quindi oggi non andrò ad introdurlo nel dettaglio.
Vi lascio dunque subito alle sue parole, non voglio rubarle altro spazio!
Il Grande sonno del gregge: l’intolleranza del dialogo e l’omicidio della libertà di pensiero. Di Chiara Pigliucci
L’intolleranza è un sentimento che risuona come un eco nell’animo delle persone da tantissimi anni.
La nostra storia attinge nelle radici di questa autrice: va dall’offensiva nazifascista alla conquista del potere, dal differente pensiero religioso/politico fino ad arrivare alle incommensurabili discriminazioni presenti nell’anno domini.
Quest’oggi però non voglio parlare di un’intolleranza già trattata, bensì di quella che VOLUTAMENTE non emerge mai.
Voglio parlare dell’intolleranza più infima e mefistofelica che vi sia: quella ” democratica “.
Aprite gli occhi e le orecchie! Narro della morte flemmatica, tonta e torpida dei popoli e del perenne omicidio della libertà di pensiero. Esistono ancora popolazioni con a capo montoni e circondate da greggi di pecore che, a furia di seguire il leader, cadono nello strapiombo dell’oscurità ideologica. Sapete chi sono queste povere pecore indottrinate? Noi!! La bugia più grande che il montone dice è: ” io stato, sono il popolo ! “. Eccola l’asfissiante menzogna che fuoriesce dal mastodontico leviatano intriso di corruzione etica e morale! Costui ruba tutto ciò che osserva e chiama cultura il proprio furto, infettando l’intelligenza con norme, idee e principi corrotti i quali rispecchiano una moralità ed eticità che riflettono solo il proprio volere, e non quello collettivo. IL PARTITO NON SERVE IL POPOLO MA SOLO E SOLTANTO SE STESSO! Eccola l’intolleranza di cui si deve parlare! Ma di cui, ovviamente, non se ne parla proprio perché non c’è né democrazia ( e ricordiamoci che l’etimologia ha un significato molto profondo: demos= popolo, Kratos= potere, forza ), e né tolleranza.
Sapete perché non se ne parla? Perché la maggior parte della popolazione è soggiogata dal serpente a sonagli. Mi spiego meglio, prendiamo come esempio George Orwell e il suo romanzo 1984 e la sua celebre frase : ” the big brother is watching you “;
Egli parla di uno stato totalitario che tiene sotto controllo i cittadini ( mediante la creazione di una nuova lingua, nuovi vocaboli il cui fine è quello di riscrivere la storia), i quali sono perennemente osservati da questo grande fratello. Le sue orecchie odono, captano ogni nostra parola , i suoi occhi sono il nostro smartphone e, costantemente , la propaganda politica inconsciamente ci porta a nutrire un determinato pensiero. Ancora non è chiaro ai vostri assopiti e spenti occhi ciò che voglio dire?
Bene,passo oltre. Ray Bradbury, Fahrenheit 451; questo romanzo narra della completa schiavitù umana: una società in cui LEGGERE e PENSARE è proibito. Vi siete mai chiesti il motivo per il quale questo libro non viene citato ( o meglio, viene raramente citato ) all’interno delle scuole? Forse perché, in chiave metaforica, parla di come ogni giorno ci rendono stolti? D’altronde a noi basta il concetto di panem et circenses, no? E la nostra società, Oh ADDORMENTATI, non assomiglia a fahrenheit 451? I libri scolastici stanno sottraendo l’essenza alla conoscenza, agevolando in maniera esponenziale lo studio. Stanno scrivendo la storia giorno dopo giorno, usando i più deboli come modiche pedine. La libertà è SCHIAVITÙ, L’IGNORANZA È CULTURA! Bruciano, consumano il bagliore dell’intelletto con l’intento di soffocare nelle fiamme ardenti l’identità del soggetto. Perché non parlate di questa devastante intolleranza?! Forse perché, da esseri umani dotati di raziocinio, siete diventati una massa gassosa informe la quale urla all’unisono ” bee ! ” ?
Beh, per me tutti coloro che seguono le FALSE idee democratiche vanno incontro alla VOLONTÀ DI MORIRE. Il montone attrae i predicatori della morte, si nutre della paura e alimenta il potere.
Calvino ha proprio ragione… il rifiuto della parola , il non voler più ascoltare, annuncia la morte. Servirebbe uno Zarathustra il quale deve risvegliare l’animo dei dormienti, annunciando l’avvento dello Übermenschen.
Il superuomo, l’oltreuomo che spezza le catene dell’oppressione. Ma, per voi stolti , a cosa servirebbe? Zarathustra verrebbe etichettato come un folle poiché non conforme alle vostre idee..
D’altronde il popolo non era pronto nel millenovecento a sentir parlare di teorie rivoluzionarie, figuriamoci ora!
Purtroppo viviamo in una società in cui nessuno è libero di essere ciò che vuol essere. Siamo tutti prigionieri di un sistema all’interno del quale, il lento suicidio di tutti, si chiama vita. La storia VERA , priva di corruzione ci insegna questo: gli uomini intelligenti sono stati stigmatizzati, OSTRACIZZATI e condannati alla damnatio memoriae ( GIORDANO BRUNO, SOCRATE , SENECA, PETRONIO E TANTI ALTRI ) e, continuano ad essere condannati con l’alienazione anche in questa DECADENTE società!
Ho scritto questa tipologia critico-argomentativa partendo dal seguente quesito ” che cos’è l’intolleranza ? “
Ebbene, per me l’intolleranza tutto questo: un’intolleranza asfissiante di cui, però, se ne respira la nicotina;
È un’intolleranza che emette frastuoni assordanti, ma si odono solo rumori frivoli;
È un’intolleranza che ruba sostanza all’essenza, frammentando l’io penso e l’io individuale.
INSORGETE, RIBELLATEVI! RIBELLATEVI A QUESTO SISTEMA CORROTTO E MALATO! UN TUMORE MALIGNO CRESCE NELLA SOCIETÀ, INFETTANDO LA CIVILTÀ CON IL TERRORE, LA PAURA E IL POTERE!
CERCATE UNA CURA PER CONTRASTARE QUESTA MALATTIA!
Ma d’altronde cosa mi posso aspettare.. il vostro destino è quello di pascolare con i vostri simili. Vivete di apparenze, e sul volto avete quel ghigno beffardo e stolto che neanche una maschera potrebbe celare!
Evitate di curare in meglio la vostra apparenza, siete tutti criminali; quotidianamente commettete un omicidio e, chi uccidete, è la libertà.
RIDADECI, RIDIAMOCI IL CERVELLO! La schiavitù più scabrosa è quella di cui non ci accorgiamo o facciamo finta di non vedere.
Chiara Pigliucci
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