Filosofia: cominciamo questo magnifico viaggio!

Filosofia

In questa nuova rubrica del sito, ho intenzione di raccontare al mio pubblico la storia della filosofia, rivolgendomi in particolare a chi non la ha mai studiata alle scuole superiori oppure non la studia a livello avanzato. (La rubrica “Pillole di Filosofia” si dedica invece non ad uno studio di storia della filosofia in generale bensì con sguardo limitato a singoli aspetti)

Dato che sono anche io uno studente e non ho certo le credenziali in regola per proporre una mia interpretazione puramente personale di questo grandissimo mondo, il mio lavoro consisterà nell’ordinazione, commento ed unione di molteplici fonti (sia manuali che passi diretti di filosofi). Tutte queste fonti saranno ovviamente quindi citate, dato che ci tengo alla proprietà intellettuale altrui. In certi casi riporterò anche le diverse letture che filosofi o studiosi differenti hanno dato riguardo loro colleghi!

In questa puntata pilota mi concentrerò su due aspetti:

  • cercherò di dare una definizione di filosofia
  • parlerò delle origini delle filosofia, non in senso puramente storico ma nell’atto di dare la risposta ad una domanda: perché si è cominciato a filosofare?

Storia della Filosofia, puntata 0

Definizione ed origine:una grande questione!

Questo grande percorso nel mitico mondo della filosofia si prospetta molto tortuoso e pieno di sfide. Almeno però, penserete voi rilassandovi un attimo, questa introduzione dedicata alla sua definizione dovrebbe essere una ridente pianura, priva di ostacoli di ogni genere.

Nel percorso ci saranno grandi montagne, abissi e deserti da superare, ma questa è una passeggiata direte voi: si tratta semplicemente di dare una definizione, cosa ci vuole!

Già, almeno dire cosa sia una disciplina dovrebbe essere semplice, non certo una questione capitale! La matematica ad esempio potrà non risultare ad alcuni di voi semplice, ma almeno non è per nulla un problema dire cosa sia, chi sia il matematico e di cosa si debba occupare.

DOVREBBE. Ecco la parola chiave. Perché nel magico mondo della filosofia, pure quella che potrebbe in realtà sembrare una pianura pullula di ostacoli. Questa pianura è piena di lava, il tracciato è incerto e pieno di buche.

Siamo in un mondo a parte: anche il dire cosa sia la filosofia, chi sia un filosofo e di cosa si debba occupare non è una cosa scontata a priori: è bensì una grande questione della filosofia stessa.

Mondo bizzarro direte voi: una delle maggiori domande della filosofia consiste nel definire cosa sia la filosofia? Gran bel caos, gran bella sfida.

Proverò quindi a dare qualche mia idea personale sulla questione, senza certo pretendere che sia condivisibile!

Partiamo dall’etimologia della parola:chi è il filosofo?

Come noto ormai universalmente, la parola deriva dal greco “Philosophia”, che letteralmente significa “amore per la sapienza”. Quindi almeno per quanto riguarda chi siano i filosofi la risposta sembra scontata. Filosofo è chi ama la sapienza. Ci vengono subito in mente i grandi filosofi della storia. Definiamo filosofo chi si occupa di determinate questioni, chi riesce a formulare una teoria sul tutto. E’ una sorta di élite di sapienti che si interroga sul senso delle cose e della vita . Aristotele per noi è un filosofo. Il paninaro che vive in strada invece no, si occupa di altro lui!

La questione è però più complessa: le cose stanno davvero così?

Lo stesso Aristotele nel libro Alfa della Metafisica scrive:

Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.

Aristotele, Metafisica

Tutti. Secondo Aristotele, l’essere umano in quanto tale TENDE al sapere. Questa parola è fondamentale. Secondo l’etimologia di filosofia, filosofia è amore per il sapere. Filosofo è quindi chi ama il sapere. Chi lo ama. Non già chi lo possiede. Di chi lo possiede diremmo che è un sapiente. Filosofo in questo caso non è chi lo possiede in atto, ma chi tende ad esso. Prendendo per buono Aristotele, tutti gli esseri umani tendono al sapere. Ma cos’è un tendere se non un amare, un desiderare. Non tutti riescono a diventare sapienti. Ma essere filosofi vuol dire essere amanti del sapere, non sapienti.

Per quanto mi riguarda, filosofo è ogni essere umano in quanto amante del sapere.

Cos’è la filosofia?

Dopo essermi sbilanciato sul chi, passiamo al cosa! Anche qui esporrò una sorta di opinione personale. Fare un quadro generale è molto difficile, i vari pensatori della storia del pensiero occidentale sono spesso molto diversi tra loro.

Una caratteristica tipica della filosofia a mio parere è il tentativo di arrivare alla verità ed al senso del tutto e dell’esistenza usando strumenti razionali. Ha quindi orizzonte molto ampio, mira al tutto, al mondo, all’universo.

La filosofia per gran parte della propria storia ha mirato al raggiungimento del “sapere assoluto ed incontrovertibile”. Ha infatti sempre (o quasi)sempre mirato a trovare verità necessarie, verità con la V grande, al cospetto delle quali non si possa che piegare la testa.

A mio parere in un certo senso, anche chi dice che non ci sono verità assolute in qualche modo ne afferma una: il fatto che non ci siano verità assolute (questa questione è molto complessa e sarà dibattuta tra molti capitoli).

La filosofia si è quindi sempre occupata di discorsi aventi a che fare il concetto di sapere assoluto o episteme, la verità che sovrasta ( sia per affermarla che per mostrare l’impossibilità di presenza di verità necessarie).

Come nasce?

Ultima questione di oggi: ci occupiamo ora del cosa abbia spinto gli uomini ad interrogarsi sul senso del tutto. Di cosa abbia spinto quindi gli esseri umani a filosofare. Secondo l’interpretazione Aristotelica, la risposta è recata nella parola Thaumazein.

Questa parola indica la meraviglia ma in senso negativo, una meraviglia straniante che causa preoccupazione relativa allo spettacolo originario, alla totalità del mondo. Meravigliati e spaventati quindi da ciò che non riuscivano a spiegarsi, cominciarono ad interrogarsi sul senso di ciò che non capivano. Così nacque la filosofia. Ora lascerò la parola ad Aristotele ed andrò poi a fare alcune considerazioni!

“Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia:mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo di poco a poco, giunsero a problemi sempre maggiori: ad esempio quelli riguardanti l’origine dell’intero universo. Chi ha un senso di meraviglia riconosce di non sapere; ed è per questo che anche chi ama il mito è in un certo senso filosofo”

Aristotele, libro alfa metafisica

La filosofia nasce quindi per liberarsi della situazione di incertezza e paura di fronte all’ignoto, e mira a portare ad una tranquillità tipica di chi conosce le cause del tutto. Anche il discorso mitologico ha tentato di arrivare alla verità per eliminare la paura del divenire e dello spettacolo del mondo. La filosofia però lo ha fatto, o almeno ha tentato di farlo, in ben altre modalità: cercando di effettuare questa ricerca del senso argomentando, usando strumenti razionali. Usando la ragione quindi.

Nel caso vogliate leggere un ulteriore articolo nel quale esalto le grandi qualità della filosofia, vi lascio questo articolo!

Ci sarebbero ulteriori commenti da fare, ma essendo questo un episodio introduttivo non vorrei appesantire troppo la questione. Riprenderemo il nostro percorso nel primo vero episodio!

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